Recensione del libro: “Che ci faccio qui?”

Foto di Pexels da Pixabay

Bruce Chatwin, noto per i suoi numerosi viaggi e incontri con persone e culture diverse, attraverso la lettura del libro “Che ci faccio qui?”, a mio avviso offre al lettore la possibilità di venire a contatto con molti aspetti del mondo.

Link alla recensione – www.sololibri.net – Che ci faccio qui Bruce


Contattami

Normativa Cookie, Disclaimer, Privacy e Copyright

Pagina iniziale – Home

Come una notte a Bali – Recensione libro

Come una notte a Bali.

Recensione del libro di Gianluca Gotto.

Un libro coinvolgente che stimola il lettore a interrogarsi sul significato della felicità in relazione alle scelte difficili che deve affrontare. Ambientato nel mondo contemporaneo, suggerisce che la pace interiore si può ottenere attraverso l’analisi di sé e dello stile di vita adottato.

Link al sito Sololibri.net per la lettura.

Contattami

Normativa Cookie, Disclaimer, Privacy e Copyright

Pagina iniziale – Home

“Un cervello interconnesso” – recensione del libro

cervello interconnessoLuiz Pessoa (Un cervello interconnesso) si occupa di neuroscienze e scienze cognitive; è direttore del Maryland Neuroimaging Center e Professore presso il Dipartimento di Psicologia alla University of Maryland.
Dopo aver conseguito la Laurea in informatica e il Dottorato in Neuroscienze Computazionali i suoi interessi si sono indirizzati in particolare verso lo studio della cognizione, delle emozioni e delle interazioni tra i sistemi della cognizione e motivazione.
Si avvale della fMRI per indagare nello specifico le componenti biologiche implicate nelle dinamiche da lui studiate.

Un cervello interconnesso

L’obiettivo dell’autore nello scrivere il manuale è proporre un modello di funzionamento del cervello attraverso sistemi complessi interconnessi tra loro. Viene superata la ormai nota, e trasmessa a partire dai corsi di formazione accademica, tesi del cervello modulare. Viene introdotto il nuovo linguaggio delle reti che considera come unità funzionale la rete, intesa nella sua totalità, invece di un insieme di regioni cerebrali isolate.

Soffermandoci sul concetto di modularità, essa rappresenta il grado di interdipendenza delle molteplici parti costituenti il sistema contestualizzato. Ciascuna di esse opera in modo autonomo secondo i propri principi nella relazione di indipendenza dalle altre.

Link per leggere la recensione

L’autore

Pagina web di Luiz Pessoa: http://mnc.umd.edu/faculty/pessoa


Foto di Ralf Kunze da Pixabay

Contattami

Normativa Cookie, Disclaimer, Privacy e Copyright

Pagina iniziale – Home

Recensione libro: “L’arte di correre”

Haruki Murakami ha scritto il libro tra l’estate del 2005 e l’autunno del 2006. Coinvolgente e di facile lettura, è una raccolta di brani, di eventi di vita che ci accompagnano alla scoperta dell’autore e della passione sia per il running e sia verso il suo lavoro: lo scrittore.

 

Egli sostiene che ci troveremo di fronte alle memorie di parte della sua vita, non leggeremo né un saggio né una biografia.

Memorie che raccontano la determinazione nel raggiungimento degli obiettivi attraverso il piacere e il sacrificio, la conoscenza dei propri limiti e delle risorse che le persone possiedono.

Murakami riesce a trasmettere, o almeno è riuscito a trasmettermi, il gusto dal sapore esotico, e nello stesso tempo impegnativo ed esigente, di scrivere romanzi e dell’attività agonistica non professionale.

Leggere il libro.

Durante la lettura ero rilassato, entusiasta e curioso; insieme a lui ho corso immerso nel tepore dell’estate hawaiana, leggermente ventilata, dove i colori e i suoni del posto accompagnano il suggerirei dei passi; nella afosa e poi fredda Boston; nel parco nel centro di Tokyo, con l’aria inquinata e il rumore fastidioso del traffico. Sono solo parte delle esperienze evocate dalla lettura, non è un manuale sulla tecnica della corsa, leggendolo si scoprono luoghi ed emozioni che le parole usate da Murakami ci fanno esplorare nella loro semplicità e bellezza.

Continuando a sfogliare “l’arte di correre” ci si lascia trasportare in luoghi lontani immaginando di vivere le esperienze dell’autore. La calda mattinata dove ha corso da solo 42 chilometri sotto il sole infuocato tra Atene e Maratona, l’unica ultramaratona di 100 chilometri, le partecipazioni a numerose gare di triathlon e maratone. Leggendo emerge anche la dolce sofferenza dell’atleta determinato a impostare e portare a termine la lunga e fondamentale preparazione fisica durante i mesi che precedono le competizioni.

 

Le due attività di Murakami si integrano alla perfezione tra loro, ma, ahimè, richiedono del tempo. Le giornate sono per tutti uguali, ricche di impegni e momenti da dedicare alla cura della persona, qualche imprevisto porta via tempo prezioso, talvolta una piacevole novità prende possesso dei minuti; scrivere un romanzo è una pratica impegnativa e duratura. Occorre stare seduti alla scrivania per ore, quotidianamente. Questa è stata la fortuna riconosciuta dal nostro narratore. Diventare scrittore gli ha dato la possibilità di avere delle ore disponibili per dedicarsi al suo hobby, la corsa. Spedire quel primo manoscritto è stata una fortuna!

Correre e poi scrivere. Scrivere e poi correre.

Due attività che sono intrecciate nella loro reciproca valenza motivazionale.

Il podismo permette di realizzare romanzi con continuità; la scrittura genera i presupposti per avere la mente libera e motivata per allenarsi tutti i giorni.

Ma non è semplice! Bisogna essere determinati e tenaci per dedicare al lavoro almeno quattro o cinque ore giornaliere. Rimanere seduti alla scrivania anche quando non si hanno idee e la penna non si muove, il foglio rimane bianco.

Ecco cosa fare! Uscire a correre per almeno un’ora. Distrarsi, rigenerarsi e poi riprendere il compito. Tutti i giorni, anche quando la motivazione è pressoché scarsa o nulla.

Penso che questo sia uno degli insegnamenti che Murakami ci lascia. Parlo però da podista che si diletta nelle gare locali, potrei essere di parte.

Un libro destinato a mio avviso non solo ai lettori che praticano la corsa sportiva (ricerca di benessere). Un libro ricco di spunti di riflessione e automotivante rispetto qualsiasi obiettivo che ci poniamo.

 


Contattami

Normativa Cookie, Disclaimer, Privacy e Copyright

 

Recensione libro: “Dipendenze affettive, idoli e modelli di riferimento.”

Dipendenze affettive, idoli e modelli di riferimento Da migliaia di anni ormai l’uomo si interroga su cosa sia l’amore. La tematica è complicata da analizzare e comprendere in quanto coinvolge aspetti relazionali ed emotivi importanti. “Dipendenze affettive, idoli e modelli di riferimento” nasce dalla volontà di comprendere alcune dinamiche dell’amare e della dipendenza affettiva.

Il libro è composto da quattro capitoli:

nel primo capitolo è trattato il concetto di dipendenza affettiva

nel secondo capitolo si parla del concetto di idolo

nel terzo capitolo le aspettative nel rapporto con l’idolo

nel quarto capitolo la sindrome di Peter Pan e la paura di crescere.

Link per leggere l’articolo.  


Contattami

Normativa Cookie, Disclaimer, Privacy e Copyright

 

Recensione del libro : “Dialogo sul lavoro e la felicità”

LavorareIl libro “Dialogo sul lavoro e la felicità“, scritto come dialogo tra i due autori, ha come argomento il concetto della felicità sul posto di lavoro e dell’amore verso la propria professione.

 

Link per leggere la recensione –www.stateofmind.it/2022/03/dialogo-sul-lavoro-felicita-libro/

 

Recensione del libro:”Ricordi, sogni, riflessioni”

Ricordi, sogni, riflessioniScritto da Carl Gustav Jung, “Ricordi, sogni, riflessioni” narra l’infanzia e la vita personale del noto studioso ed esploratore della psiche umana.

 

 

Come tutte le scienze, anche la psicologia ha attraversato un periodo scolastico-filosofico che in parte dura ancora, ai nostri giorni. A questo tipo di psicologia filosofica va mosso il rimprovero di decidere ex catedra come debba essere l’anima e quali caratteristiche le debbano spettare nella vita terrena e in quella ultraterrena. Lo spirito dello studio moderno della natura ha in gran parte sgombrato il campo da queste fantasie e le ha sostituite con un metodo empirico esatto. Da ciò è nata l’attuale psicologia sperimentale o «psicofisiologia», come dicono i francesi.
(Wikiquote. Carl Gustav Jung, La psicologia dei processi inconsci; in La psicologia dell’inconscio, traduzioni di Marco Cucchiarelli e Celso Balducci, Newton Compton editori, 1997)

Link per leggere la recensione –> Ricordi, sogni, riflessioni.

Recensione del libro: “Corpi borderline.”

Corpi borderline. Regolazione affettiva e clinica dei disturbi di personalità (2020) di Clara Mucci.

“Clara Mucci nel suo ultimo libro è riuscita ad integrare diverse teorie sulla spiegazione del funzionamento della mente, capacità a mio avviso rilevante perché teorie, queste, anche lontane dal punto di vista epistemologico.
La lettura aiuta il clinico a comprendere maggiormente l’importanza di considerare il corpo del paziente nell’eziopatogenesi dei Disturbi di Personalità.”

Link per leggere l’articolo –> www.stateofmind.it/2020/09/corpi-borderline-recensione-libro/

Femminismi e benessere.

Approfondire il tema dei femminismi può portare benessere?

I femminismi? Nella pratica clinica mi accorgo che molti disturbi, o disagi, sono generati e mantenuti dall’esposizione e incorporazione delle idee fondanti la cultura patriarcale. Soprattutto alcune preoccupazioni derivanti dall’agonismo perpetrato per mantenere lo status richiesto determinano nel tempo stati d’ansia, questi ultimi vengono espressi in alcuni disturbi e psicopatologie tra le quali i Disturbi della sfera della sessualità, alcune forme di Addiction (dipendenza) e i Disturbi d’Ansia.

La violenza e le molestie tutte non sono immuni dalle idee della cultura patriarcale; concetti come la responsabilità della vittima e la giustificazione del comportamento del molestatore sono aspetti trasversali difficili da estirpare. Purtroppo identificabili anche in soggetti insospettabili per la potenza intellettuale e valoriale che esprimono, ma penso non totalmente responsabili in quanto meccanismi automatici di pensiero che non colgono; sarebbe però opportuno che tutti le persone iniziassero ad interrogarsi rispetto queste tematiche.

“La colpa di un femminicidio è di chi ha ucciso. A nessun altro e a nessun’altra situazione sociale o psicologica è corretto attribuire la colpevolezza di un femminicidio.” (Gasparrini, 2019)

Un testo interessante.

Ho trovato interessante il libro di Lorenzo Gasparrini sui femminismi, dove con ottima penna illustra e spiega la genesi e il mantenimento della cultura patriarcale e come essa sia responsabile di false credenze su se stessi, gli altri ed il mondo.

Il titolo del testo è “Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni” (2019)

Recensione del libro –> link a State of Mind

Un libro consigliato alla popolazione e ai professionisti che si occupano della cura e del benessere altrui.

L’autore.

Ho potuto ascoltare Lorenzo Gasparrini al Convegno Internazionale a Treno il 18 e 19 ottobre 2019 dal titolo :”Affrontare la Violenza sulle Donne”.

Convegno

Intervista relatore su YouTube

Link al sito personale dell’autore lorenzogasparrini.noblogs.org